State pensando ad un viaggetto negli Stati Uniti? Magari ad un coast to coast sull’oceano o un trip psichedelico in Texas? Magari volete girare la Grande Mela in infradito sotto la calura estiva o visitare la città del grunge proprio nell’anno in cui ci ha lasciati il compianto Chris Cornell. Insomma se volete fare un giro in America è bene che oltre all’itinerario facciate piuttosto attenzione ad organizzare il vostro bagaglio.
Fare le valige per gli States infatti richiede una accortezza particolare, ovvero quella di unirsi di una particolare dispositivo: il lucchetto TSA.
Di cosa si tratta? Di un lucchetto speciale che non è obbligatorio in Europa ma può diventare un vostro prezioso alleato in America.
Di questi tempi poi – con le “particolari” misure antiterrorismo del governo Trump – essere preparati a controlli rigorosi è caldamente consigliato. Ma facciamo un passo indietro. Il lucchetto TSA nasce in un contesto piuttosto particolare, quanto mai assimilabile a quello odierno. Questa particolare misura precauzionale è stata infatti adottata dopo l’attentato terroristico dell’11 settembre, che è stato uno spartiacque per la politica a livello globale e ha avuto ovviamente delle immediate ricadute nell’orbita dei controlli aeroportuali. Infatti, all’epoca, inaspriti i controlli, le lamentele erano all’ordine del giorno: gli addetti dell’aeroporto erano pronti a tutto pur di verificare il contenuto dei bagagli. Il risultato? Molte valige danneggiate e tanti passeggeri sul piede di guerra.
Il vecchio Zio Sam doveva trovare una soluzione. Il lucchetto TSA allora è stata un’invenzione salvifica, in quel frangente: semplice e suo modo geniale. Stiamo parlando di un lucchetto con una combinazione numerica segreta a tre cifre (vi sembreranno poche ma vi assicuriamo che non è affatto facile trovare la “soluzione”!). Gli addetti all’aeroporto possono agevolmente controllare i vari bagagli perché sono in possesso di una “chiave universale” pensata apposto per i TSA, evitando così di danneggiare le valige durante i controlli.
Quindi non dovrete rivelare il vostro codice segreto e i dipendenti dell’aeroporto potranno svolgere il loro lavoro in massima autonomia: la privacy certo non è al top, ma se ne guadagna in sicurezza (e soprattutto si evita di “distruggere” valige, per di più in pieno viaggio!).
Attenzione: fate comunque attenzione a segnarvi da qualche parte il vostro codice segreto, dal momento che voi non avrete mai a disposizione la chiave universale!
Per quanto riguarda il funzionamento del lucchetto TSA, come abbiamo accennato, non è nulla di particolarmente complicato: si tratta di un semplice lucchetto con combinazione a tris. Ad ogni modo, su Youtube trovate facilmente diversi tutorial sull’argomento, per approfondire il funzionamento pratico del lucchetto ma anche le ragioni del suo utilizzo.
Vi starete chiedendo dove trovarlo, questo lucchetto: tranquilli, non dovrete mandare una mail alla CIA o cose del genere. Dovreste trovarlo grossomodo in qualunque ferramenta e in negozi come Decathlon o Leroy Merlin. Ovviamente c’è anche su Amazon! Ma ormai potrebbe capitarvi anche di trovarlo direttamente incorporato con la valigia che comprate. Potrebbe restarvi il dubbio del prezzo: anche in questo caso non preoccupatevi, siamo lontani dai prezzi delle casseforti. Un lucchetto TSA si acquista serenamente con una cifra che si aggira intorno ai 10 euro!